Gabrielaaa – 5° Episodio

gabriela-testata

Benvenuti lettori affezionati e non a questo 5° episodio, che rappresenta il punto di svolta di questa mesta storia tra Gabriela e GPM.
Il momento è delicato e vi lasciamo allo svolgersi dei fatti, dandovi appuntamento come sempre a domenica prossima.

La preparazione alla cena.
GPM non ha mai avuto alcuna dimestichezza con i fornelli.
Fin da piccolo sua madre lo spingeva ad arrangiarsi ed a furia di insistere aveva imparato a fare la pasta. Ora, com’è risaputo, il problema della pasta non sta nel saperla bollire e tirare fuori al dente, ma nel condirla a modino. E GPM su questo punto non ha mai avuto dubbi: sughi pronti in barattolo e passa la paura!
Ora seduto alla sua scrivania davanti al computer si domanda se è una pasta il piatto che può servire a Gabriela.
Innanzitutto ci vorrà un antipasto e lì vado di mozzarelle e pomodorini e non sbaglio, ma poi? Perché potrei comprare un sugo che non le piace e così mandare tutto a monte. Oppure potrei comprare più sughi e farlo scegliere a lei lì per lì?
Mentre GPM si crogiola in questi pensieri sono già le otto di sera ed i supermercati sono chiusi.
Gabriela nel frattempo è a casa sua alle prese con lo chignon che pende da un lato e non vuole saperne di stare dritto sulla testa.
GPM guarda l’orologio e trasale. Si alza e raccatta le sue cose, spegne il pc.
Ci vuole un piano B, l’appuntamento con Gabriela è alle 9, ha un’ora di tempo per prepararsi e docciarsi e preparare la casa e apparecchiare e…
Oddio non ce la farò mai.
Lungo la strada verso casa, GPM passa davanti ad un take away di Kebab e si ferma un attimo come fulminato da un’idea.
E se comprassi Kebab e patatine? Avrei risolto ogni problema, butto il tutto in forno e via!?
Gabriela invece è davanti allo specchio che si dispera, lo chignon è indomabile e più lei si applica più sembra pendere da un lato.
Guarda l’orologio, sono già le otto e trenta.
Prova un vestito viola, ma non è convinta.
Indossa quindi un pantalone rosso ed una blusa gialla, ma neanche questa mise la convince.
Il tubino nero, con quello non si sbaglia mai.
Calza velata e sciarpa in simil piuma di struzzo rossa.
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Ora il trucco!
Ombretto azzurro sulle palpebre, un po’ di cipria sulle guance, eye liner pesante sotto gli occhi, rimmel supervolumetrico, matita a disegnare le labbra e poi il rossetto, ma il più rosso e lucido che
esiste sulla faccia della terra.
Perfetta tanto che non sfigurerebbe per strada a Montmartre fra le più avvenenti ed imbellettate meretrici della Belle Epoque.
E le scarpe?
Dunque quelle nere da sera sono aperte e non ho le unghie dei piedi a posto..
Quelle bianche le ha già viste..
Rosse non ne ho.
Ecco gli stivali quelli texani in similpitone!
Si forse sono perfetti, agli uomini piace lo stivale. Dimostra un carattere forte ma anche selvaggio.
Gabriela prova lo stivale e si guarda allo specchio compiaciuta. Sono le 9 e qualche minuto. E’ ora di uscire.
La cena di GPM
GPM dopo avere raggiunto casa sua a piedi è riuscito a farsi la doccia ed a vestirsi. Niente di particolare: un blue jeans scuro ed una camicia bianca con un maglioncino aperto.
Guarda l’orologio, sono le 9 e quindici.
Accidenti deve accendere il forno ed apparecchiare e poi preparare i pomodorini e le mozzarelle…
Meno male che Gabriela è in ritardo… Devo avere una candela da qualche parte…
Eccola!
Per fortuna in frigo GPM ha i bocconcini di mozzarella ed i pomodori ciliegini in modo che la preparazione della tavola e della pietanza d’antipasto è rapida ed indolore.
Sono le 9.28 quando lo squillo del citofono fa sobbalzare GPM che prontamente accende la candela al centro del tavolo, ben apparecchiato per due persone.
Si guarda intorno.
Manca qualcosa?
Raggiunge il citofono e risponde, è Gabriela.
sali pure sono al secondo piano.
arrivo.
Si ecco cosa manca il profumo.
GPM raggiunge il bagno dove estrae, da un mobiletto, una boccetta di profumo economico comprato in superofferta e si spruzza il collo, il petto e per non sbagliare dentro i pantaloni.
Una nuvola di agghiacciante odore di alcool e misture profumate in eccesso si sparge per tutta la casa, mentre suona il campanello.
GPM va ad aprire e si trova davanti Gabriela rinchiusa in un impermeabile ed imbacuccata con uno scialle sul capo, nell’evidente intento di coprire la sua mise.
oddio ti si è rotta una boccetta di profumo?
entra, entra pure. Perché si sente molto?
Gabriela entra ed ha quasi un conato di vomito dal fortissimo odore che impregna l’appartamento. Corre verso una finestra che spalanca mettendo la testa fuori.
scusa, è così forte.. Non pensavo.
non preoccuparti, sono io che sono sensibile. Uh che bel balconcino, vedo che hai apparecchiato fuori. Ottima scelta.
grazie! Vuoi metterti comoda? Magari levarti lo scafandro?
certamente.
Lentamente Gabriela si sfila l’impermeabile e mostra l’abito nero, sul quale ha abbinato una terrificante collana di grosse perle rosa finte.
Lui la guarda abbacinato, anche se quando vede gli stivali pitonati quasi ha un mancamento. Gabriela lentamente sfila lo scialle sfoggiando la sua acconciatura davanti alla quale GPM resta senza parole.
Lo chignon pende a destra e lei asseconda il movimento tenendo leggermente piegata la testa verso destra.
Gabriela lo guarda fatale, come una star davanti al call dei fotografi, il suo trucco pesante la fa apparire esplosiva, quasi avesse un riflettore puntato addosso. D’un tratto le sue labbra si schiudono in un sorriso ammaliante, ma una striscia di rossetto segna fatalmente i denti incisivi di traverso, spegnendo ogni incanto possibile.
sei, sei fantastica ecco! E la tua pettinatura è meravigliosa… unica direi! Vogliamo accomodarci?
Gabriela si accomoda al tavolo sul terrazzino, sul quale soffia un leggero venticello che spinge proprio lo chignon verso dove pende.
grazie, ma posso sedere dalla parte opposta, sarei più comoda?
ma certo, prego.
GPM porta a tavola olio, aceto sale e pepe e serve Gabriela, la quale non apprezza alcun condimento.
ottima scelta. Adoro i pomodorini e le mozzarelle. Sono un cibo naturale che ha il suo sapore, senza bisogno di alterarlo e sono alimenti crudi. Senti ma vedo solo acqua in tavola, non hai per caso del vino?
GPM trasale. Non ci ha pensato. Lui che è completamente astemio a queste cose proprio non ci pensa e poi non conoscendola meno che mai…
Si alza e raggiunge la cucina in cerca di un’ispirazione.
Ad un tratto il suo volto s’illumina.
Ma certo deve avere un cartone di quel vino bianco che ha comprato per sbaglio pensando fosse latte. E’ un miracolo!
Effettivamente trova il cartone di vino in tetrapak e lo porta in tavola orgoglioso.
Lei lo guarda schifata.
ma è caldo!
hai ragione, prendo il ghiaccio!
E infatti poco dopo Gabriela sorseggia il suo vino bianco di risulta con ghiaccio e non sembra avere l’aria proprio soddisfatta.
adesso servo la cena. Spero che ti piaccia. Ho fatto le cose in grande!
Tornato in cucina GPM estrae dal forno il Kebab, che nel frattempo si è abbastanza seccato, insieme alle patate fritte servendo il tutto su di un enorme piatto di portata al lato del quale aggiunge abbondanti dosi di Ketchup e maionese.
Al suo apparire con il piatto di portata Gabriela sta per svenire. Lui non capisce e poggiato l’enorme piatto sul tavolo si affretta a soccorrerla dandole da bere il bicchiere di vino pessimo con ghiaccio e quasi facendola soffocare.
Gabriela: sto bene, sto bene. Posso usare il bagno?
Prego, prego ti accompagno.
no GRAZIE! Faccio da sola solo dimmi solo dov’è!
e’ lì la prima e l’unica porta a sinistra, di fronte alla porta d’ingresso.
Ah è quella di fronte alla porta d’uscita. Grazie tante.
GPM rimane così con lo sguardo ebete perso nel vuoto a chiedersi dove e cosa ha sbagliato ed intanto addenta una patatina ed una seconda ed una terza con il ketchup e pensa fra sé: una patata tira l’altra e la notte è lunga e la fame è tanta…
Come andrà a finire la cena?
Riusciranno i nostri eroi a compiere il passo decisivo verso l’amplesso?

GABRIELAAAAAAAA
Lei amava lui, lui amava lei,
ma non si amavano fra loro.
Arrivederci al prossimo episodio.