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Curitba, Brasile un paradiso di città

Category : giornalismo

Testata -Investire nel Mondo- 01 settembre 2007

L’ONU la definisce “la città più innovativa del mondo” con tassi di criminalità al di sotto di qualsiasi città europea ed un reddito medio pro-capite doppio rispetto al resto del Brasile, Curitiba è davvero il paradiso terrestre.

Di Massimiliano cocozza

A Curitiba vivino 3 milioni di abitanti e hanno 50 metri cubi di verde a testa, un centro chiuso al traffico e completamente adibito ad isola pedonale, mezzi pubblici moderni ed ad alto assorbimento. Sono questi alcuni dei numeri che fanno di Curitiba, nello stato del Paranà, nel sud del Brasile una città che i city planner e gli architetti di tutto il mondo vengono a studiare.
Un caso? Non propriamente. L’evoluzione di questa città straordinaria iniziò negli anni ’60, quando gli amministratori cittadini affrontarono con grande lungimiranza, la previsione di un forte aumento della popolazione grazie allo sviluppo agricolo della regione. Fu cosi che un piccolo gruppo di architetti visionari dell’università del Paranà presero a tracciare le linee guida di quello che sarebbe poi diventato il “Curitiba Master Plan”, ossia il piano regolatore che era incentrato su alcuni principi intoccabili: riduzione del traffico in città, sistema viario da ridisegnare in funzione del trasporto pubblico, recupero del centro storico e costruzione diuna zona industriale nell’immediata periferia per attrarre la produzione industriale con una precisa gestione dell’impatto ambientale.
Se è vero che quello fu il primo passo verso una città diversa, il punto di svolta è datato 1972, quando il neo nominato sindaco Jaime Lerner, un architetto della locale università del Paranà, organizzo un vero e proprio colpo di mano.
Studiato nel dettaglio, il piano di riconquista del centro cittadino a favore dell’uomo sulle macchine, cioè le automobili, ebbe inizio un venerdì sera dopo la chiusura dei tribunali, onde evitare ricorsi d’urgenza.
Lerner fece tutto in un fine settimana. Mise a lavorar5e notte e giorno operai in ogni dove e cambiò la pavimentazione, mise fioriere, panchine, giardini, bloccando per sempre l’accesso delle auto al centro.
Una rivoluzione!
La maggior parte della popolazione si arrese di fronte all’evidenza di una città riconquistata, tornata improvvisamente vivibile, dove i bambini potevano correre e giocare e le mamme stare tranquille. Un manipolo di irriducibili delle quattro ruote tentò qualche rottura del blocco, ma il sindaco rispose allineando pacifici bambini che disegnavano grandi pannelli sulle strade di accesso.
A questa mossa spericolata seguì un lavoro di ristrutturazione capillare della rete di servizio pubblico che in quattro anni portò la città a gestire un traffico di 20mila passeggeri l’ora (quanto la metropolitana di New York per capirci). Questo attraverso l’adozione autobus a tre carrozze con grandi porte e fermate sopraelevate per aumentare la sicurezza.
Ma non è tutto perché l’amministrazione sostiene la raccolta differenziata riesce ad assistere le fasce sociali più deboli, rilanciando con la concretezza nei fatti il ruolo pubblico di un’amministrazione.
E mentre il governo cittadino si sforza di trovare soluzioni semplici, economiche e dove possibile anche divertenti, può soprattutto contare su di un livello di proposta, partecipazione e di controllo sulle decisioni da parte della cittadinanza, che non trova alcun riscontro in nessuna altra città del pianeta.