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Italia.it il portale della ricchezza del turismo italiano

Category : giornalismo

Testata -Investire nel Mondo- 22 maggio 2007

45 milioni di euro spesi per la finestra turistica dell’Italia sul web che si piazza 579.039esima nella classifica USA e 2539esima in quella nazionale.

Di massimiliano cocozza

Che l’Italia fosse un paese ricco di attrazioni turistiche lo si sa da sempre. Tutti, ma proprio tutti al mondo identificano l’Italia come il paese delle belle arti e tutti sognano di visitarlo almeno una volta nella vita.
Se è vero che la comunicazione globale e veloce di internet si impone oggi come l’ultima frontiera da abbattere per le lentezze burocratiche statali, finalmente qualcosa è stato fatto. E’ infatti oramai una realtà testata ed operativa il portale del Governo Italiano Italia.it, e fa bella mostra di se al suo indirizzo di pertinenza www.italia.it presentato dal Ministro Rutelli al Bit di Milano nel febbraio del 2007.
Un portale che si può definire senz’altro ricco, in quanto a budget, visto che dispone di uno stanziamento governativo di 45 milioni di Euro, ma meno ricco in quanto a contenuti, grafica, tecnologia e naturalmente visitatori.
I dati di accesso, rilevati dal Gruppo Amazon pongono il sito al 2.539esimo posto in classifica dei web nazionali ed al 579.039esimo in quella USA.
Un vero investimento redditizio dei soldi dei contribuenti, questo fantomatico portale che tutti i webdesigner del mondo dovrebbero visitare per capire come si fa a fare soldi.
I contestatori di questo sperpero di danaro sono niente di meno che le Regioni, che sono parte integrante del progetto, le quali capeggiate dalla Regione Liguria lo scorso 31 marzo hanno manifestato a Milano mettendo in luce la povertà di questo ricchissimo sito. Era ora! Avrà mormorato più di qualcuno. Ma ecco che il neonato “Comitato Nazionale per il Portale Italia.it” si presenta in riunione per deliberare le contromisure in una specie di “Salvate il soldato Ryan”, si produce in un documento che da il via al processo di stipula delle convenzioni che faranno entrare nelle casse delle regioni ben 21 milioni di Euro (che sono parte dei 45) ed i toni improvvisamente si calmano.
In tutto questo spendere e spandere soldi pubblici a favore di una presenza internet, che se fosse un’azienda privata non ne spenderebbe più di una 30ina, volendo strafare, una consolazione rimane al cittadino; infatti in un comunicato stampa, emesso dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie del 21 settembre 2004, rende noto uno stanziamento di 140 milioni di Euro, da spendere per realizzare il portale pubblico “Scegli Italia”, atto a promuovere il turismo nella penisola.
Quindi il cittadino italiano si ritenga fortunato di spenderne solo 45 per avere questa jurassica finestra sul web.