• -

MY FLYING ROOTS premiere al Trieste XXIV Festival Cinelatino

Category : attività , Prenz

Il documentario di creazione “Le mie radici che volano” debutta inaugurando il XXIV Festival di Cinema Latino Americano di Trieste il 24 ottobre 2009 alle ore 20,30 presso il Teatro Miela in collaborazione con la 4a Conferenza Internazionale del PEN Club di Trieste. Il filmato, ideato, prodotto e diretto dall’autore Massimiliano Cocozza, è dedicato allo scrittore Juan Octavio Prenz, che ha insegnato per oltre 20 anni Lingua e Letteratura spagnola all’Università di Trieste ed è nato a La Plata nel 1932. “La favola di Innocenzo Onesto, il decapitato”. Come autore, Prenz ha vinto nel 1992, con la raccolta “La santa Pinta de la Niña Maria” il prestigioso premio “Casa de las Americas”. Il film documentario è interpretato dallo stesso autore italo-istriano-argentino e realizzato a Trieste. Questo ritratto di Juan Octavio Prenz prende spunto dall’analisi dell’opera “La favola di Innocenzo Onesto, il decapitato”, in Italia pubblicato da Marsilio nel 2001, per approfondire gli aspetti meno conosciuti ed i retroscena, al fine di tracciare lo stile cinico e poetico del romanzo. Nell’opera originale si racconta di una tranquilla città del Sudamerica dove viene imposto il divieto alla risata, principale nemico del perbenismo piccolo-borghese. Per dare l’esempio, il buon Innocenzo si fa decapitare e innestare sul corpo la testa di un mostro, che dovrà divenire il nuovo modello etico ed estetico a cui ispirarsi; ma il Potere non ha previsto che anche nella faccia inespressiva di un mostro, può nascere un ghigno o una smorfia, se non un riso, e Innocenzo riscoprirà a poco a poco la sua umanità, anche se ciò significa l’infamia e la morte. Il filmato propone, in un intrecciarsi di immagini e atmosfere, la genesi del romanzo, come in un gigantesco puzzle di emozioni e sfaccettature, spaziando nella vita reale dell’autore per poco a poco entrare nel suo mondo. Attraverso un articolato gioco visivo con l’uso dei colori si interpretano mondi immaginari quanto reali. Un autore davanti al foglio bianco da riempire, limpido e lucente come la sua mente; un tavolo da lavoro nero, sul quale prendono forma le visioni che diventano archetipi. La ricostruzione della favola in un immaginario teatrino di giocattoli che rimanda all’infanzia si alterna al racconto dell’autore offrendo una visione possibile del percorso narrativo. Scopriremo come nasce l’idea del divieto di ridere e dell’Undicesimo Comandamento, cosa contiene l’enciclopedia degli eroi, ma anche come si vive la nostalgia nell’esilio. Un percorso onirico suggerito da una frase di Marconi, che si diceva convinto che le voci non spariscano, ma galleggiano all’infinito nello spazio. All’evento saranno presenti il regista Massimiliano Cocozza e lo scrittore Juan Octavio Prenz.